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GIORNALISTI SU INTERNET. UN NUOVO MEDIUM UNA NUOVA PROFESSIONE

2.1. Il redattore elettronico. Una mutazione genetica indotta dalla digitalità
2.2. Lavorare in html, la via verso l'onnipotenza: giornalista, grafico ed editore insieme
2.3. Articoli ipertestuali e interattivi: nuove scritture e letture giornalistiche
2.4. Al di là del WWW, i ciberstrumenti del reporter inviato su Internet
2.5. La ricerca della verità sulla Rete, diaframma o telescopio della realtà?

 

PARTE SECONDA

GIORNALISTI SU INTERNET. UN NUOVO MEDIUM UNA NUOVA PROFESSIONE

2.1.
Il redattore elettronico. Una mutazione genetica indotta dalla digitalità

"Per attività giornalistica deve intendersi quella prestazione propria di chi opera in completa integrazione con gli strumenti informatici multimediali volta alla raccolta, al commento ed alla elaborazione di notizie, grafica e immagini attuali, destinate a formare oggetto di comunicazione interpersonale attraverso gli organi d'informazione reperibili ormai pressochè interamente su Internet, sì da porre il lavoratore elettronico come il mediatore intellettuale fra il fatto, acquisito anche per mezzo delle reti telematiche, e la diffusione di esso, con la funzione, cioè, di acquisire la conoscenza dell'evento, valutarne la rilevanza in ragione della cerchia praticamente infinita dei destinatari dell'informazione, e confezionare quindi il messaggio senza adulterare pericolosamente il contenuto di un fatto tramite l'utilizzo delle ramificazioni ipertestuali e del linguaggio detto HTML che consente di pubblicare un testo sul network denominato appunto Internet". (Da un'ipotetica Nuova Legge sulla Pubblicazione di Informazioni Elettroniche). Potrebbe essere questa la figura del "reporter multimediale" proiettato nel futuro, scaturita nel nostro caso da una fantasiosa rielaborazione dell'attuale definizione ufficiale di "attività giornalistica" contenuta nel testo di Legge n°47 sulla stampa dell'8 febbriao 1948. Un gioco per anticipare, sulla base di elementi provenienti dai cambiamenti in corso, le caratteristiche di quello che sarà il reporter online del 2000. Al momento presente, questo è bene saperlo il giornalista, sfruttando la tecnologia telematica, ha a disposizione gli strumenti per raccogliere informazioni, fotografie ed immagini, elaborare il materiale ottenuto sul proprio terminale, pubblicare ad un utenza potenzialmente vastissima (quella collegata a Internet) il prodotto editoriale autonomamente confezionato. In un rapporto simbiotico uomo-macchina l'evoluzione professionale genera un vero e proprio microcosmo editoriale. Il salto da Gutemberg è notevole e rappresenta la più vistosa divaricazione tra l'originale realizzazione e pubblicazione del messaggio scritto attraverso la materialità meccanico-metallurgica della lavorazione in inchiostro e piombo e l'immaterialità scaturita dall'utilizzo della luce, genesi di tutti i processi informatici e multimediali

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GIORNALISTI SU INTERNET. UN NUOVO MEDIUM UNA NUOVA PROFESSIONE

2.2. Lavorare in html, la via verso l'onnipotenza: giornalista, grafico ed editore insieme

Il passaporto per interagire concretamente con il WWW diventando autori di documenti su Internet è l'HTML (HyperText Markup Language). E' lo scheletro e "il manovratore occulto" della grande ragnatela mondiale. Dietro ogni pagina "iper" vi è infatti una serie di comandi, definiti codici ("tags" in inglese) ciascuno inserito tra i simboli < >. La visione di un documento scritto in HyperText Markup Language (lo si può fare con il comando "View Source" di Netscape) è un'esperienza agli inizi un po' traumatica per la presenza di simboli apparentemente strani il cui significato in verità con l'esperienza diventa abbastanza intuitivo. In realtà si tratta di un "alfabeto informatico" da comporre con un semplicissimo "word processor". E' come se si stesse scrivendo con una lingua straniera, per utilizzarla è necessario apprenderla. L'ingegnosità della scoperta sta piuttosto nel rapporto di questo linguaggio con il programma che legge i "tags". L'HTML 1 ha infatti il ruolo di indicare, tramite file in carateri ASCII 2, al browser (un programma per "navigare" in mezzo a documenti "iper", come Netscape ad esempio) la struttura e la formattazione delle pagine che si vogliono far leggere sul WWW. La visualizzazione di un file-documento scritto in HTML tramite Netscape appare come un passaggio "verso un altro mondo": da quello in ambiente carattere a quello grafico e multimediale del WWW, con la pagina che prende forma progressivamente (il realtà il processo dura solo alcuni secondi) man mano che il browser legge i caratteri di testo. Anche l'HTML fu sviluppato dalla squadra di lavoro guidata da Tim Berners-Lee. L'équipe del Cern di Ginevra, intenta a fornire uno strumento di lavoro in ambito scientifico, non poteva certo prevedere di avere anche "regalato" al settore editoriale il passapartout per concentrare all'interno dell'elaboratore elettronico la redazione, il reparto grafico e la tipografia. Le migliaia di documenti che fluttuano sulle "acque" infinite del WWW sono per la maggior parte scritti da entusiasti "accattiemmellisti", molti dei quali dilettanti e, negli Stati Uniti, da tanti giornalisti trasformatisi improvvisamente in grafici ed editori al tempo stesso...

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PARTE SECONDA


GIORNALISTI SU INTERNET. UN NUOVO MEDIUM UNA NUOVA PROFESSIONE

2.3. Articoli ipertestuali e interattivi: nuove scritture e letture giornalistiche

L'avvento del WWW rappresenta dunque, per il giornalista alle prese con le nuove tecnologie, un elemento di "ibridazione". Nel nuovo ambiente multimediale il reporter deve diventare eclettico ed elasticizzare le proprie competenze sconfinando in settori fino ad oggi per la maggior parte ignorati, come la grafica e l'informatica pura. Ma il mutamento professionale va oltre e varca i confini definiti dalle caratteristiche dell'attività giornalistica: raccontare la realtà attraverso la redazione di un semplice testo fino ad oggi steso su un foglio di carta oppure raccontato in voce o in video attraverso microfoni e telecamere. Ora il problema sta nello scoprire che differenza ci sia tra lo scrivere per la carta e per il monitor. Se il passaggio dalla fase di realizzazione di un articolo con la macchina per scrivere a quella della composizione con il computer ha profondamente trasformato lo stile rendendo la scrittura più sintetica, alleggerendo la forma, creando nuovi termini e nuovi linguaggi, nell'universo WWW-Internet il reporter è alle prese con dimensioni che potrebbero ulteriormente modificare le caratteristiche dei propri "manufatti". La possibilità infatti di realizzare dei documenti "iper" da diffondere tramite la Rete consente al giornalista di confezionanare testi che oltre a ad essere letti saranno anche "navigati". Il meccanismo è sempre quello dell'albero che si ramifica. In un articolo di attualità economica concernente la Fiat letto in forma ipertestuale ad esempio se nel "pezzo" viene citato Agnelli, selezionando il nome si può passare a visualizzare la sua biografia. Proseguendo nella realizzazione dell'articolo il ciber-giornalista, in questo caso diventato iper-giornalista, potrebbe inserire altre connessioni come "bilancio", "fatturato", "presenza dell'azienda all'estero" e così via, ognuna delle quali che porta ad altri testi non visibili subito ma dopo aver cliccato sulla parola evidenziata. L'iper-scrittura (ogni connessione ipertestuale va preparata nel testo da comporre con i codici in HTML) è così la porta verso un nuovo modo di informare. L'obiettivo professionale rimane lo stesso: comunicare a chi legge la realtà, il fatto accaduto o, in altri casi, commentare una vicenda, il tutto però con strumenti diversi: l'HTML ed "il lancio" delle connessioni iper. A che risultato giornalistico portano queste novità?...

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2.4. Al di là del WWW, i ciberstrumenti del reporter inviato su Internet

Anche sulla Rete la redazione dei testi elettronici e il proliferare delle sorgenti rischiano di trasformare il reporter in uno sciatto selezionatore di informazioni e non in un narratore di fatti visti con i propri occhi. La ricerca della notizia su Internet va oltre la navigazione attraverso i giornali online, che invece può essere utile come potentissimo servizio di documentazione, ma per fonti di seconda mano. La Rete consente anche di arrivare a fonti primarie, lavorando con taccuino in mano e fiuto da cronista. I contenuti più inediti ed esclusivi a volte si trovano nelle "caverne" silenziose e nascoste di altri strumenti ancora più interattivi delle belle pagine del WWW, oppure in territori marginali dell' Internet multimediale, non controllati dai tradizionali circuiti dell'informazione. "Andare a cercare le informazioni sul campo e scavare dietro i fatti", è da sempre lo slogan del cronista, figura ormai un po' mitica, in cerca della notizia più riservata, occulta, carpita al volo tramite fonti di fiducia o assolutamente riservate. Per arrivare al nocciolo della questione e riappropriarsi dell'antica professione il giornalista diventato ciber può usare i cosiddetti attrezzi del mestiere, quelli di sempre, ma che sul mezzo elettronico si trasformano. Messi da parte taccuino, registratore, penna, telefono, rotolo delle agenzie, macchina per scrivere il reporter su Internet si lancia nel nuovo mezzo in cerca di scoop utilizzando le possibilità offerte dalla tecnologia, racchiuse tutte dentro un computer. Nel nuovo ambiente la videoscrittura sostituisce penna e taccuino, i sistemi digitali per il trasferimento della voce il registratore, il ciberspazio con le sue immense possibilità lo spostamento fisico. Cambia la prospettiva, anche se la regola fondamentale per muoversi nel nuovo medium è quella di sempre: ascoltare con attenzione gli altri, interagire con chi può fornire una notizia o il racconto di un fatto, verificarne la veridicità. Ma per interposto mezzo, ovvero la Rete e le sue potenzialità più interattive...

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GIORNALISTI SU INTERNET. UN NUOVO MEDIUM UNA NUOVA PROFESSIONE

2.5. La ricerca della verità sulla Rete, diaframma o telescopio della realtà?

Queste possibilità aprono scenari nuovi ed inquietanti al tempo stesso. Se è vero che usando il computer, la telematica e le banche dati il giornalista lavora sempre più in tempo reale, possiede nuovi strumenti di lavoro, diventa più colto ed informato sui fatti di cui vuole parlare per alcuni vi è il dubbio che la tecnologia Internet vada acuendo i difetti in cui si agita la professione del reporter attualmente. I detrattori della Rete (sempre gli stessi, gli apocalittici tanto per intenderci) ritengono la rivoluzione digitale un pasticciaccio elettronico che porterà al peggioramento della qualità del lavoro in redazione. Questi sostengono che con Internet il giornalista scrive su cose che non vede direttamente ma con fonti che riportano la versione di altri. Altri ritengono che il reporter o il redattore, sommerso dalle informazioni, non controllerà più nulla di quello che scrive in un ambiente in cui l'attendibilità della notizia dipende soltanto dal fatto di essere stata comunicata. Ogni avvento tecnologico porta con sé cassandre e nostalgie che rendono ostica l'accettazione del nuovo medium, soprattutto sul piano culturale, lo è già stato per il telefono e per la radio. E' certo che qualsiasi rivoluzione tecnica comporta dei rischi e dei pericoli, ma che dipendono dall'uso che l'uomo fa dei nuovi mezzi. Su Internet il computer può diventare un diaframma tra giornalista e realtà, uno strumento che mistifica l'informazione, ma solo se usato nel modo peggiore. I fenomeni di ibridazione progressiva tra informazione e pubblicità e tra spettacolo e notizia a cui assistiamo sulla televisione e carta stampata potrebbero indubbiamente ricevere un impulso ancora maggiore con lo sviluppo della telematica e della multimedialità che potrebbero portare ad usare il nuovo mezzo non come uno strumento a disposizione dell'opinione pubblica ma solo per fini economici e personali, in un ulteriore e definitivo smorzamento delle potenzialità civiche, educative e sociali della professione. Anche la tendenza a trasformarsi in un mero selezionatore di notizie e opinioni altrui accresciuta dalle potenzialità di un mezzo attraverso il quale avere a disposizione fonti molteplici grava come una minaccia possente sull'evoluzione della professione...

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